Assunzione di formaggio non è associata al rischio di malattie cardiovascolari

Il formaggio è un prodotto lattiero-caseario di ampio consumo, facilmente digeribile e ben tollerato, la media pro-capite annuale è di 15,5 kg di formaggio negli USA e 17,9 kg in Europa (circa 49,0 g / giorno). Il formaggio è una ricca fonte di calcio dietetico, con concentrazioni medie di 360 mg di calcio per 50 g di formaggio a pasta dura, ma contiene un alto contenuto di saturi acidi grassi che potrebbero contribuire ad un aumento delle LDL e al conseguente rischio di malattie cardiovascolari
Non è ancora chiaro, tuttavia, se il consumo di formaggio può influenzare a lungo termine lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Una recente meta-analisi di studi osservazionali prospettici è stata pubblicata su  European journal of nutrition, 2017  per chiarire i rischi di malattie cardiovascolari, malattie coronariche e ictus associati al consumo di formaggio.
I modelli statistici utilizzati hanno evidenziato una relazioni non lineare e inversa tra consumo di formaggio e rischi di malattie cardiovascolari, con le maggiori riduzioni di rischio osservate per consumi di circa 40 g / giorno.

Chen, Guo-Chong, et al. “Cheese consumption and risk of cardiovascular disease: a meta-analysis of prospective studies.” European journal of nutrition 56.8 (2017): 2565-2575.

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